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La sua virtù è saper aspettare. Sa che ogni pianta ha la sua stagione, i suoi tempi di semina, crescita e fioritura: un giardino rigoglioso premierà l’attesa.

Il designer non ha mai fretta: non si piega alle urgenze del momento, ma valuta ogni volta tempi necessari, fisiologiche attese e imperscrutabili imprevisti.

Studia l’avversario e sceglie i calciatori per ogni ruolo nella squadra. Coglie il momento di cambiare, conforta, rimotiva, trascina. Sempre con il suo stile originale.

Il designer valorizza il team di progetto mettendo ogni persona al posto giusto. Fa concentrare tutti sul risultato con l’attenzione a ogni dettaglio.

Celebra riti che uniscono le persone e le fanno sentire parte di qualcosa di più grande. Accende in loro il sacro fuoco e crea atmosfere propizie.

Per gestire i team la designer crea riti in cui le persone si riconoscono e riscopre miti per proiettare il progetto oltre il tempo e lo spazio.

Parla il linguaggio della strada e della vita. Al ritmo battente della musica, in cui incastona rime baciate, assonanze, allitterazioni. Rhythm and Poetry: per alcuni il nome è nato così.

Il designer sa improvvisare, fare fronte a fuori programma. Conosce le regole e l’immediatezza delle decisioni in situazioni complesse e non è mai sopra le righe.