Hai scelto la parola: Immergersi nello scenario

La spinge un’insaziabile curiosità. Starebbe sempre in giro, ma prima e dopo un viaggio siede al computer per fare ricerche, controllare dati, scrivere e riscrivere: informazioni, consigli, impressioni.

La designer si muove tra gli scenari di ricerca perché tutto e tutti possano portare valore al progetto. Dati e informazioni sono per lei essenziali per fermarsi e definirne la cornice.

Studia l’avversario e sceglie i calciatori per ogni ruolo nella squadra. Coglie il momento di cambiare, conforta, rimotiva, trascina. Sempre con il suo stile originale.

Il designer valorizza il team di progetto mettendo ogni persona al posto giusto. Fa concentrare tutti sul risultato con l’attenzione a ogni dettaglio.

Lavora su un volto come un pittore sulla sua tela: sceglie i prodotti, i pennelli, i colori e cura le sfumature per esaltarne la bellezza, smussarne i difetti.

La designer osserva la sfida dall’esterno: sa che deve scegliere con gli strumenti giusti per lo scenario e le persone. La sua analisi strategica le permetterà di ottenere il massimo dalle fasi successive.

Studia, identifica e classifica le innumerevoli specie degli insetti, i più piccoli tra gli animali. Piccoli ma con impatti determinanti sulle persone, l’ambiente, il pianeta.

La designer osserva i singoli comportamenti come parti indispensabili dell’equilibrio globale. Per lei il piccolo è grande, e viceversa.

Come i bambini, si pone mille domande e ogni risposta suscita nuovi perché. Solo con la spinta e il gusto della ricerca, senza aver paura di quello che può scoprire.

Il mantra della designer è fatto dai suoi perché. Affronta con audacia ogni problema progettuale, perché non elude mai la domanda da fare al suo team e a sé stessa.

È il giornalista che racconta in immagini un personaggio, un evento, un luogo. La sua foto è prima di tutto una notizia, scritta da uno scatto ma preparata a lungo.

Il designer osserva, studia e raccoglie i dati e le informazioni che raccontano la storia del progetto. Questo gli permette di inquadrare l’essenziale, solo quello necessario allo zoom sul problema.