Vetrinista
« tutte le carteAllestisce un palcoscenico immobile, fatto solo di scenografia, ma capace di far fermare il passante distratto, suscitare la sua curiosità, risvegliare le sue emozioni, invitarlo a entrare.
La designer presenta ogni elemento nel suo contesto. La rappresentazione delle soluzioni è sempre pensata per l’audience che assisterà. Formato, lunghezza, sorpresa, colori, parole: nulla è lasciato al caso.
Esplora la vetrinista che è in te
La professione di vetrinista nasce nella seconda metà dell’Ottocento, insieme ai grandi magazzini: la prima guida fu pubblicata a Londra nel 1883, ogni capitolo dedicato a un tipo di vetrina, dal colore alla seta, dalle tappezzerie alle eccentricità, fino all’ultimo dedicato alla decorazione delle porte. Si intitolava semplicemente A Guide to Window Dressing.
Se fossi un editore, quale titolo e sottotitolo daresti a una guida per la vetrinista contemporanea?
“I didn’t have much of a budget so I’d find things in the trash,” he said. “I loved doing things on the cheap—and party because I had to.”
Lo ha raccontato Simon Donaan, eccentrico e innovativo vetrinista statunitense.
Immagina di raccontare un tuo progetto in una vetrina e di utilizzare solo materiale di scarto del tuo lavoro, o della tua casa, anche rovistando in soffitta e in cantina.
Schizza un disegno, anche inserendo scritte.
Con la professione evolve anche il linguaggio, e la vetrinista oggi è sempre più spesso visual merchandiser: non si ferma all’esterno, con la vetrina, ma senza mai essere vista accompagna il cliente all’interno, attraverso un allestimento pieno di suggestioni.
Allora, mettiti dall’altra parte: il cliente sei tu. Cosa riesce a farti entrare in un negozio solo per il suo stile, senza che tu abbia bisogno di niente se non di sognare?
Il colore? Le luci? L’eccentricità o la naturalezza? I tanti articoli tutti in vista o la loro rarefazione?
Gli inizi da vetrinista della Rinascente fanno parte del mito Armani. Ma con l’umiltà dei grandi, Re Giorgio ogni tanto continua a dare un tocco alle vetrine del suo negozio di via Montenapoleone a Milano. Qualcuno lo immortala e lui neanche se ne accorge, tutto immerso nella sistemazione di un manichino.
Quale grande creatrice o creatore di moda vorresti cogliere in vetrina e con quale atteggiamento la o lo immagini? Valgono anche i grandi del passato.
Hai la possibilità di fare da assistente a una bravissima vetrinista per un giorno. Scegli il negozio dove accompagnarla e domandati perché:
- la bottega-laboratorio di una ceramista, sul lungomare di una esclusiva stazione balneare
- un negozio di delicatessen nel centro storico di una città d’arte
- l’atelier di un gruppo di giovani designer, nel quartiere universitario di una grande città
- la ferramenta storica di una città di provincia
- una grande catena di fast fashion in un centro commerciale
- una libreria per bambini e ragazzi nel quartiere periferico di una grande città.
Ispirazioni
La vetrinista realizza creazioni effimere, che devono però avere la forza di far provare emozioni e prefigurare esperienze. Come la designer quando deve portare dalla sua potenziali clienti o il committente.
Ceramista
Con le mani e l’immaginazione dà forma a una materia informe. Attraverso tante fasi, una dietro l’altra, tutte indispensabili per la buona riuscita del manufatto.
La designer crea modelli e prototipi per far sperimentare al committente le soluzioni ideate. Con attenzione e saggezza sceglie gli strumenti per dare concretezza alle idee.
Investigatore
Con il suo fiuto scova gli indizi più minuti e li connette in una ricostruzione plausibile, perché verifica ogni ipotesi da tanti punti di vista, soprattutto i più distanti.
Il designer inquadra il progetto da tutte le angolazioni, non si limita alla prospettiva più evidente. Perché solo così le sue soluzioni convincono oltre ogni possibile obiezione.
Giardiniere
La sua virtù è saper aspettare. Sa che ogni pianta ha la sua stagione, i suoi tempi di semina, crescita e fioritura: un giardino rigoglioso premierà l’attesa.
Il designer non ha mai fretta: non si piega alle urgenze del momento, ma valuta ogni volta tempi necessari, fisiologiche attese e imperscrutabili imprevisti.
Trapezista
Per eseguire salti mortali, capriole, prese nel vuoto, piroette, avvitamenti, conta sul suo corpo flessibile e sulla precisione assoluta dei suoi movimenti.
La designer si muove costantemente tra la molteplicità delle proposte e delle idee e il rigore della realizzazione. Lo fa con concentrazione e consapevolezza, senza incertezze.