Sacerdotessa

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Celebra riti che uniscono le persone e le fanno sentire parte di qualcosa di più grande. Accende in loro il sacro fuoco e crea atmosfere propizie.

Per gestire i team la designer crea riti in cui le persone si riconoscono e riscopre miti per proiettare il progetto oltre il tempo e lo spazio.


Esplora la sacerdotessa che è in te

Come alimenti le tue passioni?

Tra le sacerdotesse dell’antichità, forse le più note sono le Vestali. A Roma custodivano il fuoco che ardeva perpetuo nel sacrario della dea Vesta. Se si fosse spento, ci sarebbero state sventure per tutto lo stato.
Anche in ciascuna e ciascuno di noi c’è un sacro fuoco che arde e alimenta il desiderio di conoscere e di fare sempre meglio nel nostro lavoro. Tu cosa fai per tenerlo vivo?

Conosci il segreto per trascinarsi dietro gli altri?

Una delle più famose designer contemporanee, la californiana Nancy Duarte, definisce i veri leader come “portatori di fiaccola” perché illuminano il cammino di dipendenti, collaboratori, associati o cittadini attraverso una comunicazione altamente empatica. Ci mette il fondatore di Starbucks Howard Schultz, la direttrice di Google Giving Jacqueline Fuller, e naturalmente Steve Jobs.
Nella tua cerchia lavorativa, conosci una persona che per il suo carisma potresti definire così? Non pensare necessariamente a una persona importante…

Tra i tuoi poteri, c’è un po’ di preveggenza?

Tra i poteri delle antiche sacerdotesse c’era anche quello di predire il futuro. Prendi la Pizia, che interpretava l’oracolo di Apollo nel tempio del dio a Delfi. O la Sibilla Cumana che faceva altrettanto nel suo antro vicino Napoli.
Senza avere la stessa ambizione, la tua audacia ti spinge a immaginare e condividere visioni del futuro con i tuoi collaboratori e i tuoi clienti?

E se ogni tanto presiedessi un rito anche tu?

Attraverso simboli e cerimonie viviamo catarsi collettive, condividiamo le più forti emozioni, prendiamo impegni reciproci.
Nel 2008, nel momento più difficile per l’azienda, il top management di Starbucks organizzò una convention nella New Orleans devastata dall’uragano Katrina: i 2000 manager la mattina partecipavano alle sessioni, il pomeriggio andavano tutti in jeans e T-shirt a ridipingere case, piantare alberi, ricostruire steccati insieme ai volontari.
Com’è andata a finire? Con una ripresa spettacolare.

Quali sono i tuoi oggetti propiziatori?

Una fiaccola, un braciere, una fonte dalla quale zampilla l’acqua, un mantello… nelle cerimonie rituali il setting e gli oggetti contano.
Sceglili bene, come sceglierai le parole giuste, prima di chiamare a raccolta il tuo gruppo per incoraggiarlo, per intraprendere una fase nuova, per festeggiare un gran risultato.




Ceramista

Con le mani e l’immaginazione dà forma a una materia informe. Attraverso tante fasi, una dietro l’altra, tutte indispensabili per la buona riuscita del manufatto.

La designer crea modelli e prototipi per far sperimentare al committente le soluzioni ideate. Con attenzione e saggezza sceglie gli strumenti per dare concretezza alle idee.

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Investigatore

Con il suo fiuto scova gli indizi più minuti e li connette in una ricostruzione plausibile, perché verifica ogni ipotesi da tanti punti di vista, soprattutto i più distanti.

Il designer inquadra il progetto da tutte le angolazioni, non si limita alla prospettiva più evidente. Perché solo così le sue soluzioni convincono oltre ogni possibile obiezione.

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Giardiniere

La sua virtù è saper aspettare. Sa che ogni pianta ha la sua stagione, i suoi tempi di semina, crescita e fioritura: un giardino rigoglioso premierà l’attesa.

Il designer non ha mai fretta: non si piega alle urgenze del momento, ma valuta ogni volta tempi necessari, fisiologiche attese e imperscrutabili imprevisti.

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Trapezista

Per eseguire salti mortali, capriole, prese nel vuoto, piroette, avvitamenti, conta sul suo corpo flessibile e sulla precisione assoluta dei suoi movimenti.

La designer si muove costantemente tra la molteplicità delle proposte e delle idee e il rigore della realizzazione. Lo fa con concentrazione e consapevolezza, senza incertezze.

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