Pompiere
« tutte le carteRapido e coraggioso, salva dalle acque o dalle fiamme vite e cose della vita. Anche le più piccole, come un gattino sul tetto. Lo fa con coscienza e con un grande cuore.
Il designer spegne le dispute quando gli animi si infiammano. Sa scegliere in emergenza perché mantiene i nervi saldi in ogni situazione.
Esplora il pompiere che è in te
Fino al 1935 esistevano solo i pompieri, parola derivata dal francese. A ribattezzarli Vigili del Fuoco è stato Gabriele D’Annunzio, che si ispirò ai vigiles dell’antica Roma.
Prova a immaginare un nome poetico per il tuo lavoro o il tuo essere designer. Scegli anche nomi misteriosi e improbabili: l’importante è che parlino a te.
Il pompiere lavora tra l’acqua e il fuoco: l’una scorre, l’altro divampa. Entrambi diventano pericolosi quando dilagano.
Quali sono la tua acqua e il tuo fuoco?
Ci sono situazioni in cui alcune “forze naturali” minacciano la vita dei tuoi progetti?
Il motto dei pompieri è “Domiamo le fiamme, doniamo i cuori”.
Pensa a un professionista o a una collega che incarna questo motto perché non si tira mai indietro quando c’è da sedare gli animi o salvare una situazione.
Tra le attrezzature dei pompieri, quale colpisce di più la tua immaginazione, e perché?
- il camion rosso
- l’autoscala
- l’estintore
- le enormi pompe
- la fotoelettrica
Il pompiere per chi non lo sa,
è un domatore di qualità.
Il fuoco è feroce come un tigrotto:
io lo addomestico in quattro e quattr’otto.
Con la pompa gli faccio passare
tutta la voglia di bruciare:
te lo spengo come un lumino,
come la fiamma di un cerino.
Mi preoccupa però
un terribile falò,
per il quale serve a poco
l’accetta del vigile del fuoco:
la guerra può incendiare il mondo
da un polo all’altro in un secondo.
Ma sapete che faremo?
Tutti insieme lo spegneremo.
Sarebbe bello da vedere:
tutti gli uomini un solo pompiere!
Gianni Rodari, Filastrocche lunghe o corte
Ispirazioni
Ci sarà un motivo se tanti bambini sognano di diventare pompiere: da designer potresti riscoprire le radici di quel sogno.
Ceramista
Con le mani e l’immaginazione dà forma a una materia informe. Attraverso tante fasi, una dietro l’altra, tutte indispensabili per la buona riuscita del manufatto.
La designer crea modelli e prototipi per far sperimentare al committente le soluzioni ideate. Con attenzione e saggezza sceglie gli strumenti per dare concretezza alle idee.
Investigatore
Con il suo fiuto scova gli indizi più minuti e li connette in una ricostruzione plausibile, perché verifica ogni ipotesi da tanti punti di vista, soprattutto i più distanti.
Il designer inquadra il progetto da tutte le angolazioni, non si limita alla prospettiva più evidente. Perché solo così le sue soluzioni convincono oltre ogni possibile obiezione.
Giardiniere
La sua virtù è saper aspettare. Sa che ogni pianta ha la sua stagione, i suoi tempi di semina, crescita e fioritura: un giardino rigoglioso premierà l’attesa.
Il designer non ha mai fretta: non si piega alle urgenze del momento, ma valuta ogni volta tempi necessari, fisiologiche attese e imperscrutabili imprevisti.
Trapezista
Per eseguire salti mortali, capriole, prese nel vuoto, piroette, avvitamenti, conta sul suo corpo flessibile e sulla precisione assoluta dei suoi movimenti.
La designer si muove costantemente tra la molteplicità delle proposte e delle idee e il rigore della realizzazione. Lo fa con concentrazione e consapevolezza, senza incertezze.