Diplomatico

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Negoziatore abile e comunicatore brillante, legge il mondo e le sue culture. Costruisce il percorso che porta tutti a compromessi equilibrati e mette fine ai conflitti.

Il designer ascolta, contratta, media. Nel progetto sa essere ago della bilancia per arrivare insieme alla soluzione più adatta, capace di rendere migliori e più vivibili il mondo e l’ambiente.


Esplora il diplomatico che è in te

La diplomazia ti viene meglio per iscritto o de visu?

Sai da dove viene il termine “diplomazia”? Dal verbo greco diploun, che significa “piegare in due”.
No, non erano i diplomatici a piegarsi in inchini, ma i documenti. Lasciapassare e permessi di transito erano applicati su piastre metalliche doppie, piegate e cucite, ed erano chiamati in latino diplomas.
A cosa affidi di più le tue arti diplomatiche: alla comunicazione scritta di email e relazioni o a quella orale di un confronto a tu per tu?

Facciamo una piccola riflessione scomoda?

Nella Firenze del Quattrocento Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, padri della moderna scienza politica, erano entrambi ambasciatori e teorici della diplomazia, che consideravano l’arte della dissimulazione e dell’inganno.
Oggi, per fortuna, abbiamo modelli più evoluti, ma vale la pena riflettere se nelle nostre attività professionali, ogni tanto, non ricadiamo in relazioni opache.

Non vorresti disporre di un passaporto speciale?

Il personale delle ambasciate gode di alcuni privilegi, tra i quali l’immunità e il passaporto diplomatico, con il quale può muoversi in libertà ed entrare in luoghi inaccessibili ai normali cittadini.
Pensa a quale luogo inaccessibile ti piacerebbe visitare per ispirare il tuo lavoro.

Quanto sei capace di ascoltare?

“Se la natura ci ha dato due orecchie e una lingua sola è perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare” scriveva lo storico greco Plutarco.
La capacità di ascolto è il presupposto indispensabile di ogni azione diplomatica: quando ti trovi nel bel mezzo di un conflitto o di fronte a una scelta difficile, pensa al vecchio Plutarco.

E se la tua professione fosse un paese?

Il diplomatico è sempre inguaribilmente curioso del mondo, di un paese, di una cultura, di una persona. Anche grazie a questa curiosità sa tessere buone relazioni e comprende le ragioni dell’altro.
Immagina di essere tu, per il tuo lavoro, l’ambasciatore che va in un paese vicino.
Quale professione o disciplina confinante ti piacerebbe conoscere più a fondo?




Ceramista

Con le mani e l’immaginazione dà forma a una materia informe. Attraverso tante fasi, una dietro l’altra, tutte indispensabili per la buona riuscita del manufatto.

La designer crea modelli e prototipi per far sperimentare al committente le soluzioni ideate. Con attenzione e saggezza sceglie gli strumenti per dare concretezza alle idee.

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Investigatore

Con il suo fiuto scova gli indizi più minuti e li connette in una ricostruzione plausibile, perché verifica ogni ipotesi da tanti punti di vista, soprattutto i più distanti.

Il designer inquadra il progetto da tutte le angolazioni, non si limita alla prospettiva più evidente. Perché solo così le sue soluzioni convincono oltre ogni possibile obiezione.

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Giardiniere

La sua virtù è saper aspettare. Sa che ogni pianta ha la sua stagione, i suoi tempi di semina, crescita e fioritura: un giardino rigoglioso premierà l’attesa.

Il designer non ha mai fretta: non si piega alle urgenze del momento, ma valuta ogni volta tempi necessari, fisiologiche attese e imperscrutabili imprevisti.

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Trapezista

Per eseguire salti mortali, capriole, prese nel vuoto, piroette, avvitamenti, conta sul suo corpo flessibile e sulla precisione assoluta dei suoi movimenti.

La designer si muove costantemente tra la molteplicità delle proposte e delle idee e il rigore della realizzazione. Lo fa con concentrazione e consapevolezza, senza incertezze.

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